Villa Breda

Villa Breda è l’edificio più rappresentativo del capoluogo comunale; costruita tra il 1904 e il 1905 dall’ingegnere e imprenditore Ernesto Breda come propria residenza di campagna, fu dotata di un magnifico parco, cintato da muro, ampio ben 40.000 mq.. Al suo interno vi trovarono posto magnifiche piante: cedri del libano, un viale di tigli, poi un laghetto, la scuderia, la foresteria e la ghiacciaia.
Nel 1958 la grande villa fu destinata a Casa di cura e il parco fu in gran parte riutilizzato come orto per fornire le verdure alla mensa del personale di servizio e dei ricoverati.
Ma il bellissimo viale dei tigli che congiunge la villa all’estremità sud del parco rimase in tutta la sua imponenza.
Soprintendevano al personale infermieristico e ausiliario della Casa di cura sei suore. Il loro alloggio era presso la foresteria, ed ognuna di loro aveva una mansione, dirette dalla superiora suor Silvestra: le due infermiere suor Franceschina al laboratorio analisi e suor Erminia in sala operatoria, suor Luisa al centralino, suor Alfonsa in cucina e suor Elisangela in guardaroba. Fu loro l’idea di dotare il viale dei tigli di una statua della Madonna Immacolata, che potesse costituire una meta per le passeggiate degli ospiti della Casa e di loro stesse.
Il cambio di destinazione d’uso, ha fortemente modificato la disposizione degli interni, ma ha lasciato sostanzialmente inalterati e leggibili i fronti esterni, se si prescinde dal necessario inserimento delle rampe di accesso e di un volume tecnico su tre piani sul lato più interno.
Fonte: I capitelli di Campo San Martino – Francesco Mazzonetto